Cheratocono

Il cheratocono è una patologia oculare a carattere degenerativo

Il cheratocono viene caratterizzato da una deformazione della cornea, la quale si assottiglia e prende una forma irregolare, a cono appunto. Questa curvatura irregolare della cornea non permette una visione nitida, può causare irritazione oculare,prurito e offuscamento della vista. Il cheratocono ha un incidenza di circa 1/8000 persone, progredisce lentamente e può colpire entrambi gli occhi. Si sviluppa in giovane età e si stabilizza solitamente intorno ai 30 anni. Con il progredire la qualità della visione peggiora, a volte rapidamente.

Manifestazioni più comuni del cheratocono

Prurito oculare
Acuità visiva compromessa a tutte le distanze
Visione notturna ridotta
Aumento della miopia o dell'astigmatismo da cherotocono
Frequenti cambiamenti nella prescrizione degli occhiali da vista o lenti a contatto

Cosa causa il cheratocono?

Non è ancora nota la causa del cheratocono. Si stima che il 10-15% delle persone affette abbia almeno un membro della famiglia con la stessa patologia.
Il cheratocono viene spesso associato a malattie sistemiche come amaurosi congenita di Leber,sindrome di Ehlers-Danlos, sindrome di Down e osteogenesi imperfetta.
Per migliorare la visione in occhi affetti da cheratocono si possono usare occhiali e lenti a contatto.
Con la correzione tramite occhiali l’acuità visiva spesso non è sufficiente (in particolare in cheratoconi avanzati o centrali).
Nella maggior parte dei casi la migliore acuità visiva si ottiene con lenti a contatto specifiche per il cheratocono.

Come possiamo intervenire?

La cornea con Cheratocono tende a modificarsi nel tempo, è quindi necessario controllare con regolarità occhi, occhiali e lenti a contatto con visite dall’Oftalmologo e dall’Ottico-Optometrista. 
E’ necessario cercare due professionisti disponibili a spiegare, anche a discutere, i pro e i contro delle possibili soluzioni e effettuare controlli periodici.

Lenti a contatto

Per quanto riguarda le lenti a contatto non esiste una lente a contatto per Cheratocono che è migliore delle altre per tutti i casi, ma esistono moltissime tipologie di lenti a contatto tra le quali poter scegliere per quell’occhio.
La miglior lente a contatto sarà quella che consente la maggior acuità visiva possibile con il miglior comfort e mantenendo la salute oculare della cornea.
Per ottenere questo risultato e mantenerlo nel tempo è necessario che l'applicatore possa disporre di una gran quantità di lenti a contatto con caratteristiche diverse da poter provare, notevole esperienza e una specifica strumentazione

Interventi Chirurgici*

* La parte relativa agli interventi chirurgici è puramente informativa, tutto ciò che riguarda le opzioni chirurgiche è ambito esclusivamente medico, quindi non presso il nostro centro.

In genere si arriva all’opzione chirurgica quando non si sopportano più le lenti a contatto (LAC) o la visione non è sufficiente a svolgere le normali attività quotidiane. Poiché c’è una evoluzione continua nella qualità delle LAC, prima di pensare all’intervento è bene accertarsi, provandole, se le ultime LAC disponibili migliorano comfort e visione rispetto a quelle provate in passato.

Sono sottili anelli di plastica semicircolari che vengono inseriti chirurgicamente in due incisioni praticate nella  cornea. Lo scopo è quello di migliorare la visione e contenere la variazione del cono. Solitamente migliora l’acuità visiva, tuttavia non c’è la certezza di ottenere un buon risultato visivo senza occhiali o LAC. Il risultato non è garantito nel tempo su cornee che possono modificarsi ancora.
Se la visione con INTACS è o diviene insufficiente si può provare a migliorarla con LAC aventi caratteristiche adeguate

Scopo del CXL è fermare/rallentare l’evoluzione del Cheratocono.
Il CXL è un metodo mini-invasivo per migliorare la stabilità biomeccanica e biochimica della cornea. Il suo meccanismo di azione è di andare a creare nuovi legami chimici tra le fibre collagene, provocando un aumento della rigidità e della resistenza corneale tramite la fotopolimerizzazione del collagene, andando a mimare quello che accade fisiologicamente con l’avanzare dell’età o in alcune situazioni patologiche come il diabete.
La metodica classica (epi-off) consiste nel praticare una disepitelizzazione manuale della cornea di 6-8 mm, poi instillare una soluzione di Riboflavina allo 0,1 % in 20 % di Destrano ogni 3 minuti per 30 minuti ed andare ad irradiare con raggi UV per 30 minuti (365nm, 3mW/cm2). Il paziente dovrà poi portare una lente a contatto morbida per 5 giorni.
Questa tecnica non può essere utilizzata per tutti i malati di Cheratocono in quanto ha dei limiti che ne indicano i criteri di inclusione.
I pazienti che possono essere sottoposti al CXL epi-off devono avere una pachimetria (spessore corneale) superiore ai 400 micron, un’età compresa tra i 16 e i 38 anni, un Cheratocono allo stadio 1 o 2, aver subito un peggioramento clinico e strumentale negli ultimi 6-12 mesi.
Quando la cornea presenta uno spessore inferiore ai 400 micron si valuta se fare il CXL epi-on che non richiede la disepitelizzazione corneale

Il trapianto corneale nel Cheratocono, lamellare o penetrante, è giustificato quando la cornea diventa pericolosamente sottile, nessuna LAC viene più tollerata, la qualità della visione ottenibile non è più sufficiente a soddisfare le esigenze della vita quotidiana.
Solitamente più grave è la patologia, maggiore sarà il miglioramento visivo dopo il trapianto. La visione dopo l’intervento tenderà a cambiare nei mesi  seguenti fino a che i punti di sutura non saranno rimossi e la cicatrizzazione sarà completa.
Una volta stabilizzata la cornea trapiantata potrà consentire una buona visione naturale ad un numero limitato di pazienti. Più spesso ci sarà bisogno di occhiali o di LAC

Global Consensus on Keratoconus

Il Global Consensus on Keratoconus, svolto nel 2015, ha indicato le linee guida da seguire per i medici Oculisti in caso di Cheratocono​.
La riunione di 36 tra i maggiori oftalmologi esperti di Cheratocono al mondo per concordare ed indicare le linee guida da seguire nel trattamento di questa patologia ha portato ai seguenti risultati:

Informare di non strofinare gli occhi
Valutare se fare il CXL (se giovane, se spessore sufficiente, etc.)
Se la visione con occhiali è soddisfacente prescrivere occhiali e considerare le lenti a contatto
Se la visione è insoddisfacente provare lenti a contatto (anche sclerali)
Visione buona con lenti a contatto: fornitura lenti a contatto
Visione insoddisfacente con lenti a contatto ,valutare possibili interventi: ICRS, DALK,PK. Eventualmente IOL, PTK, PRK
Dopo intervento chirurgico riconsiderare la situazione dai punti 3), 4), 5)

Legenda delle sigle

CXL

DALK

PK

ICRS

IOL

PRK, PTK   

Cross Linking Corneale

Cheratoplastica Lamellare Anteriore

Cheratoplastica Profonda

Anelli Intrastromali

Lente Intraoculare

Trattamenti refrattivi con Laser

approfondisci le linee guida del Global Consensus on Keratoconus, con il pdf che trovi qui sotto

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